In Italia continuano a giungere scarse notizie in merito ai Balcani, ma il livello di attenzione da parte dei paesi europei deve essere mantenuto alto: in Bosnia, Albania, Kosovo, paesi di dimensione e respiro europeo, sono sempre più numerosi i tentativi di radicalizzazione della popolazione da parte di "ong" provenienti da alcuni paesi arabi. Dall'altra parte, i contrasti fra alcuni paesi dell'area sono tutt'altro che sopiti.
L'importanza di un progetto inclusivo sotto la leadership di un pool formato da una ong italiana e dalle scuole di musica del suo territorio viene pertanto riconosciuta e sostenuta calorosamente dalle direzioni delle scuole estere.
L'opera di coordinamento rispetto a caratteri e aspettative delle istituzioni partner è costante: tutti i paesi del network sperimentano modalità di discussione e di confronto alla pari, volti a disinnescare conflittualità e pregiudizi.
In questo, l'esperienza e la pratica di gestione e di "problem solving" che viene a No.Vi.Art (prima Alon-Gan) anche da anni di lavoro dei suoi membri in collaborazione con le Istituzioni forlivesi, costituiscono una base preziosa per svolgere un'attività di leadership fra le scuole e le associazioni dei paesi partner.
Per esse, infatti, l'attività di problem solving costantemente richiesta dal progetto incoraggia forme di "auto-nomia" progettuale, e di costruzione di una reale cooperazione.
Il gruppo di docenti e professionisti coinvolto è di natura internazionale, viene infatti ritenuta importante la condivisione di punti di vista diversi sugli aspetti artistici e pedagogici del progetto per individuare un percorso di crescita solido e condiviso.